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martedì 3 febbraio 2015 ore 20.45
Teatro comunale di Pergine

Effetto festival
Mondovisioni - I documentari di Internazionale

regia di Brian Knappenberger
documentario, USA 2014, 105'
La storia di Aaron Swartz, genio della programmazione informatica e attivista. Dallo sviluppo del protocollo RSS alla fondazione di Reddit, il suo zampino è sparso praticamente ovunque in quella che oggi è la rete.
Versione originale (inglese) con sottotitoli in italiano.

Fu il suo impegno sociale e politico, combinato a un approccio molto aggressivo all'informazione, a portarlo dentro un incubo legale più grande di lui, una battaglia a cui Aaron ha messo fine togliendosi la vita all'età di soli 26 anni. La sua storia è ormai diventata il simbolo del profondo legame tra la rete e i diritti civili.

L'informazione è potere, e come per tutti i poteri c'è qualcuno che vuole tenerlo per sé.

Ingresso €5 (€2 per tessera annuale)
Abbonamento studenti a 10 film €10 (€2 per tessera annuale)
Abbonamento intero a 10 film €25 (€2 per tessera annuale)

Intervista a Brian Knappenberger

(http://filmmakermagazine.com)
Hai cercato di intervistare anche rappresentanti delle istituzioni, l’MIT, il Dipartimento di Giustizia?

Sì, entrambi. La cosa che più rimpiango di questo film è che il governo non ha voluto dire una parola sul caso di Aaron. Sono stati tutti piuttosto gentili ma – con non poco sforzo – sono riusciti a non dire assolutamente nulla sul caso: cosa ne pensassero, quale tipo di accuse avrebbero mosso, quali argomentazioni avrebbero usato. Siamo riusciti solo a speculare a partire da ciò che ci hanno detto gli avvocati, anche se alla fine il caso non è mai andato in tribunale. Avrei tanto voluto sentire l’altra campana e metterla nel film, ma non è stato possibile. Prima ci hanno detto di chiedere all’MIT, così siamo andati all’MIT, ma il tipo che doveva rilasciarci l’intervista, Hal Abelson, alla fine ha rifiutato. Probabilmente sperano che la cosa rientri da sé. Il video di sicurezza che riprende Aaron che scarica gli archivi l’abbiamo avuto dagli avvocati. Era parte del materiale raccolto dall’accusa.

Nel film emergono due modi di fare impresa online: quello alla Zuckerberg e quello alla Aaron. Sono contrapposti?

Sì, il punto che volevo fare è questo: internet non è un regno lontano di hacker, smanettoni e tecnici, è il luogo in cui tutti viviamo. Ogni singolo aspetto della nostra vita ha una sua componente online su cui dovremmo avere voce in capitolo e di cui dovremmo conoscere le leggi. Non devi essere il titolare di una startup o di una grande azienda per discutere e protestare sul diritto informatico.

(www.takepart.com)
Come umanità stiamo affrontando problemi complessi come non lo sono mai stati e l’unico modo che abbiamo di risolverli è armarci di una verità indipendente dal potere politico e dalla cupidigia aziendale. È l’unico modo per affrontare problemi come i cambiamenti climatici e – in definitiva – per governarci.

(www.sundance.com)
Il mio film precedente era su hacker e attivisti, We Are Legion: The Story of the Hacktivists. In quel contesto ero venuto a contatto con la storia di Aaron Be’, questo è il lato oscuro di quella storia, perché l’anno successivo, il 2013, fu l’anno della repressione, operata come non si era mai visto su hacker, attivisti, informatori e perfino semplici giornalisti, in cui per la prima volta abbiamo tutti sentito parlare dell’NSA (National Security Agency). In fondo la storia di Aaron è la storia di una repressione eccessiva. Però è anche la storia di un ragazzo a cui non è bastato aprire una startup. Sembra che tutti i fondatori di startup vogliano cambiare il mondo, ma una volta venduto il loro prodotto cambiare il mondo non gli interessa più. Aaron ha fatto il contrario: ha fondato Reddit e poi si è reso conto che non gli bastava usare le sue capacità per fare soldi, voleva rendere il mondo più giusto e si è buttato nell’attivismo.